TASI - ECCO CHI PAGHERA' DI PIU' E CHI DI MENO

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icon10  view post Posted on 22/9/2014, 11:36     +1   -1




Tasi, ecco chi pagherà di più e chi pagherà di meno

Sono 7.744 i comuni che hanno rispettato i termini (25 maggio e 18 settembre), tra cui tutti i capoluoghi di provincia (a eccezione di Crotone e di Enna), per la pubblicazione delle delibere delle aliquote Tasi, la tassa sui servizi indivisibili forniti dagli enti locali ai cittadini che di fatto ha sostituito l'Imu.

In base ai calcoli della Uil ai 2.178 che già avevano pubblicato le aliquote entro il 25 maggio scorso se ne sono aggiunti, quindi, altri 5.566 (tra cui Roma, Bari, Catania, Verona, Padova, Palermo, Siena, Perugia, Trieste, Pescara, L’Aquila, Campobasso, Reggio Calabria, Firenze e Milano), dove il 16 ottobre si pagherà l’acconto del 50% della Tasi.

Ciò significa che, spiega la Uil, se si escludono i 136 Comuni della Provincia Autonoma di Bolzano, che hanno introdotto l’Imi, ad oggi il 97% dei Comuni ha pubblicato le aliquote (i 212 che mancano avranno tempo fino alla fine di novembre e in questi casi si pagherà in unica soluzione il 16 dicembre).

Pertanto, entro martedì 16 ottobre oltre 15 milioni di persone saranno chiamate a versare l’acconto della Tasi sulla prima casa, a cui si aggiungeranno anche, in molti Comuni, gli inquilini che dovranno pagare una quota che varia dal 10% al 30%.

La Uil calcola che la media dell’aliquota applicata dai 105 capoluoghi di provincia si attesta al 2,63 per mille (superiore all’aliquota massima ordinaria pari al 2,5 per mille), anche se bisogna considerare le singole detrazioni introdotte dai singoli Comuni. Una vera e propria giugla di sconti visto che la Uil conta almeno 100 mila combinazioni diverse.

In ogni caso, la quarta simulazione del Servizio Politiche Territoriali della Uil conferma il trend delle precedenti simulazioni: per una famiglia su due la Tasi sarà più cara di quanto pagato con l’Imu nel 2012.

Infatti, spiega Guglielmo Loy, segretario Confederale Uil, "su un campione di 420 famiglie residenti nei capoluoghi di provincia, per il 54,5% di esse, 227 famiglie, il conto della Tasi sarà più pesante dell’Imu del 2012, percentuale che sale al 63,3% per le case accatastate in A/3, 133 famiglie su 210, mentre per le case accatastate in A/2 tale percentuale è al 44,8%, 94 famiglie su 210.

E’ vero che in base ai conteggi Uil il costo della Tasi nelle città campione è di 219 euro medi, a fronte dei 223 euro pagati con l’Imu nel 2012, ma la distribuzione della nuova tassa è cambiata: pagherà un po’ di più chi prima era esente o pagava cifre basse e pagheranno meno i proprietari di quelle abitazioni con rendite catastali elevate.

In particolare, commenta Loy, "per le case in A/3 l’esborso medio della Tasi sarà di 135 euro medi, a fronte dei 111 euro pagati con l’Imu nel 2012; mentre il conto per le case in A/2: 303 euro per la Tasi, a fronte dei 334 euro dell’Imu nel 2012.

Secondo i risultati della simulazione Uil, tra le grandi città a Reggio Calabria mediamente la Tasi costerà più dell’Imu di 74 euro, a Firenze di 37 euro, a Bari di 30 euro, a Bologna di 27 euro, a Milano di 25 euro, a Palermo di 23 euro, a Venezia di 15 euro. A Roma, invece, si risparmieranno 97 euro medi, a Torino 92 euro, a Napoli 74 euro, a Cagliari 59 euro, a Genova 43 euro.

"Si cambia nome, si cambiano le regole, ma non cambiano gli effetti: la Tasi è sosia dell’Imu. A fine anno vedremo se tra il bonus di 80 euro e l’aumento della tassazione nel suo insieme, compresi gli aumenti dell’Irpef comunale e regionale, ci sarà un saldo negativo o positivo", conclude la Uil.

MILANO FINANZA - 22.09.2014

Attached Image: TASI

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